L’acquedotto cinquecentesco di Pignone
Proseguiamo nel viaggio delle curiosità locali di La Spezia e provincia: questa volta parleremo dell’acquedotto di Pignone…
Pignone è un comune a pochi chilometri da La Spezia che fa parte della Comunità Montana della Media e Bassa Val di Vara e del Parco naturale regionale di Montemarcello – Magra.
Le prime testimonianze qi questo borgo risalgono all’incirca dopo l’anno 1000 grazie alla pieve locale di Santa Maria Assunta: qui cominciarono a riunirsi delle piccole comunità. Grazie ad una bolla pontificia del papa Eugenio III (risalente al 1149) si descrive ampiamente l’insediamento abitativo che – secondo gli storici – potrebbe essere stato già presente in epoca romana come pagus romano. Secondo alcuni studi il borgo fu molto importante per l’Impero romano poiché ubicato al crocevia di due importanti vie di comunicazione, l’una per l’antica Segesta Tigullorum (l’odierna Sestri Levante) e l’altra verso Velleia importante centro dell’appennino piacentino.
In realtà se andiamo a vedere la toponomastica, potremmo scoprire cose molto interessanti: per esempio la collina detta Castellaro, posta di fronte al borgo di Pignone, indica un insediamento dell’antica popolazione ligure. Questo oltre al fatto che sono stati ritrovati siti archeologici risalenti all’Età del Bronzo e del Ferro. Oggi quest’area è stata inserita dal 2000 fra i siti di tutela ambientale come sito di interesse comunitario.
Uno dei luoghi più interessanti di Pignone è senza dubbio il ponte dell’acquedotto cinquecentesco, situato a circa un chilometro fuori dal borgo. Si tratta di un ponte di un acquedotto ben conservato e circondato da alberi, che garantiscono l’ombra costantemente. Il ponte è interamente in sasso ed è sormontato da sei arcate. Più che le parole, ecco alcune foto…
Il ponte acquedotto di Pignone, a pochi metri dal centro storico (foto di L. Manzo)
Per raggiungere il ponte acquedotto basta seguire la strada per Levanto: a poco meno di un chilometro dal borgo di Pignone noterete, alla vostra sinistra, due box in lamiera affiancati. Parcheggiate e scendete giuù per un piccolo sentiero ed arriverete al ponte dell’acquedotto. Poco più avanti, sempre raggiungibile a piedi, c’è anche un vecchio mulino.
Nota: sia il ponte cinquecentesco, sia l’altro ponte romano, sono stati gravemente danneggiati dall’alluvione del 2011.
Note ed utility
Michelangelo Moggia, Dai monti al mare. Itinerari insoliti nella provincia della Spezia , Edizioni Cinque Terre, 98 pag. 2006