Progetti per classi di sala e vendita

Spesso chi sceglie un Istituto per i servizi di enogastronomia, è orientato principalmente verso la figura del cuoco (o dello chef). Sala e vendita (molti si dimenticano la seconda parola: vendita), viene considerata una disciplina semplice da apprendere, senza tanti sforzi, o, peggio, un lavoro “servile”. Naturalmente qui non dibatteremo sull’opportunità di spiegare o meno l’infodatezza di tali asserzioni (ogni docente di sala sa controbattere a queste affermazioni). No, qui si parlerà di strategie per mostrare agli allievi (soprattutto quelli del primo biennio) che sala non è solo il “cameriere”. Infatti sala e vendita offre molte opportunità, come ad esempio il lavoro nei bar (caffetteria, barman, ecc.) sino alle specializzazioni come sommelier (e non solo vino).

All’interno del progetto Rete abbiamo elaborato tre step per coinvolgere i ragazzi in queste “scoperte”. Il primo step è un orientamento mirato alle classi seconde, con l’invito di un esperto di caffetteria e latte art (in Campania è molto attivo Domenico Buondonno che è stato ospite di diversi Istituti). Trovate le foto dei suoi lavori su AIBM Campania. Di solito funziona così: si organizza una giornata di orientamento, dove una classe alla volta, per 20 minuti, scende nel bar dell’Istituto dove il trainer, insieme al collega di sala, spiegherà le basi della crema di latte perfetta, del cappuccino italiano e della latte art.

 

Per invogliare gli allievi ad approfondire questo aspetto, si potrebbe organizzare, in un secondo momento, magari prima delle vacanze di Natale, un concorso interno sul cappuccino (sempre per le classi seconde).  Qui trovate un esempio di regolamento, modificabile. Conviene, per usufruire di una didattica completa, di prevedere anche una prova teorica.

Ed infine per le classi terze, anche in questo caso si può predisporre un concorso che ha per tema i cocktail IBA (anche minimo 5, massimo 10). E’ in preparazione un regolamento semplice, con scheda e riferimenti. Per richiederlo, servizieditoriali017@gmail.com

Buon lavoro

Luigi Manzo