La mesciua

Ecco come si presenta la mesciua (foto di Luigi Manzo) Ecco come si presenta la mesciua (foto di Luigi Manzo)

La mescciüa, che possiamo trovare scritta (come cita Wikipedia) anche mesc-ciüa oppure mes-ciüa (con “sc” e “c” disgiunte e la “ü” francese accentata), è un tipico piatto della cucina spezzina.

Fa parte della categoria di “cucina povera” e si tratta di una zuppa di legumi e cereali, prima lasciati macerare in acqua (per almeno 24 ore i fagioli secchi e il grano, mentre 48 ore i ceci) e poi fatti bollire con tempi di cottura differenti. Una volta terminata la cottura, vengono uniti in un’unica pietanza, condita con olio extravergine d’oliva e pepe in grani.

Nel dialetto spezzino il termine “mescciüa” significa “mescolata” o “mescolanza” e deriva dal fatto che questa zuppa veniva preparata nella zona del porto dai pescatori con ingredienti scelti in maniera del tutto casuale e mischiati tra loro.

L’origine pare che risalga al XIV secolo nei borghi della costa occidentale del Golfo dei Poeti, ma c’è chi suppone che il piatto abbia origini arabe. Altri invece fanno risalire la ricetta a quando, gli scaricatori occasionali del porto della Spezia, venivano pagati in natura a fine giornata: e con tutto ciò che “avanzava” dalle operazioni di sbarco e imbarco delle navi. Accadeva spesso, infatti, che si aprissero (o si rompessero) i sacchi di granaglie o di legumi e così, a fine giornata, i lavoranti si portavano a casa un po’ di tutto quello che si era recuperato per farne una zuppa.

Ed ecco la ricetta

 

Procedimento:
– Mettere in padella per 2 ore i ceci ed i cannellini.
– Cuocere separatamente quest’ultima in acqua non salata.
– Una volta cotti, unire i cannellini nella pentola dei ceci.
– Cuocere il farro per 20 minuti.
– Unire il farro ai ceci ed ai cannellini e servire con olio, sale e pepe.

 

Grado di difficoltà: medio.

Ecco come si presenta la mesciua (foto di Luigi Manzo)

Ecco come si presenta la mesciua (foto di Luigi Manzo)