Intervista a Giuseppe Scudiero
- Cosa ti ricordi del tuo percorso scolastico?
L’esperienza scolastica è un fattore fondamentale poiché riesce a darti le nozioni più importanti per affrontare, poi, la professione di ristoratore. Innanzitutto, voglio evidenziare che già da quando frequentavo le scuole medie ero sicuro e deciso che il mio percorso formativo sarebbe stato quello di frequentare un istituto alberghiero. Frequentavo un istituto fuori dal mio paese, difatti la mattina era dura svegliarsi presto ed affrontare l’intera giornata scolastica , fra interrogazioni e compiti, ma nonostante questo facevo il tutto con grande passione e dedizione, perché ho sempre creduto che nel sacrificio c’era in serbo, per un futuro migliore, la più grande soddisfazione personale. Le materie che studiavo erano quelle che da sempre ho adorato; questo insieme all’impegno costante ha fatto si che riuscissi a raggiungere ottimi traguardi ogni anno. Tra le tante materie che studiavo con interesse, riscoprii anche l’importanza di imparare e conoscere le lingue straniere, le quali erano, e sono soprattutto oggi, l’elemento chiave per chi come me vuole intraprendere questa strada, per entrare nel mondo della ristorazione. La scuola che ho frequentato, oltre ad avermi fornito una buona base di istruzione, di formazione teorica, mi ha anche aiutato molto ad inserirmi nel campo professionale, poiché attraverso stage, esperienze stagionali mi ha permesso di mettere in pratica, concretizzando, tutto quello che fino ad allora avevo studiato solo teoricamente. Questo è stato indispensabile per me, poiché mi ha dato la giusta esperienza iniziale per affrontare, poi, il vero e duro mondo lavorativo.
- Di cosa ti occupi adesso?
Dopo anni di lavoro trascorsi in giro per l’ Europa ho deciso di stabilirmi in territorio britannico dove attualmente ricopro il ruolo di Head Waiter in una delle strutture più lussuose della capitale londinese, “The Ritz London”. Un’ esperienza che mi sta formando sotto ogni punto di vista perché esso resta una delle poche strutture in cui il servizio in sala viene svolto cosi come lo imparai a scuola. Infatti, piatti a base di carne vengono tranciati nella sala ristorante, su un “gueridon” prima di essere impiattati e serviti ai clienti. Lo stesso vale per i piatti a base di pesce, per le insalate e per i dolci. Alcuni dei nostri piatti più privilegiati sono il “Beef Wellington”, “Steak Tartare”, “Dover Sole Meuniere”, “Cesar Salad” o “Crepes Suzette”, e tanti altri ancora che arricchiscono il nostro menu rendendolo molto variegato per cercare di soddisfare i gusti di diversi palati. Iniziai l’avventura in questo stupendo ristorante dopo diversi giorni di prova in cui mi servirono ad inserirmi nel team e per iniziare a conoscere la struttura. La mia prima mansione fu quella di Commis de Rang, un ruolo importantissimo perché costituisce la mansione con i lavori più ardui e più impegnativi da eseguire, in quanto danno sprint e manovra al servizio di sala. Una volta assimilati bene questi compiti fui promosso come Chef de Rang; il quale permette di lavorare più a stretto contatto con l’ Head Waiter, seguendolo per lo più nell’impostazione e nella preparazione della stazione di servizio, dei tavoli e del loro allestimento, ma soprattutto, la parte essenziale è quella di assisterlo durante le fasi di servizio. Grazie alle mie buone esperienze lavorative, sia passate sia quelle all’interno della stessa struttura, e alla mia forte ambizione e voglia di crescere riuscii ad arrivare al punto in cui, in assenza dell’ Head Waiter riuscivo a coprire in parte il suo lavoro e solo con un’ approfondita conoscenza del menu e della carta dei vini, insieme anche alla mia grande passione per quello che nonostante tutto faccio, mi impegnai molto riuscendo a prendermi cura dei miei clienti, prendendo ordini, indirizzandoli su vini adeguati ai loro piatti e a farli vivere una vera e propria esperienza culinaria nel modo più delizioso possibile.
- Cosa diresti agli studenti che oggi iniziano un percorso nell’ambito della ristorazione?
La scelta di intraprendere questa strada, deve rendervi solo fieri di voi stessi e di quelli che un giorni volete diventare. Questo è un mestiere da invidiare, poiché oltre a varie soddisfazioni economiche che può garantire, consente di accumulare un bagaglio di conoscenze molto vasto, riguardante non solo le tecniche di servizio ristorative o la conoscenza della lingua, ma ti dà l’opportunità di entrare in contatto con le più svariate culture, usanze di popolazioni molto diverse tra loro. Tutto ciò, ti arricchisce non solo dal punto di vista formativo, ma soprattutto da quello personale, poiché ti consente di crescere parecchio sotto il punto di vista umano.
Entrare in questo mondo ti offre la possibilità di avere più “porte aperte”, nel mondo lavorativo, ti dà la possibilità di garantirti il futuro che desideri, come vuoi e chi vuoi essere un domani, ti permette di viaggiare tanto, vedere posti nuovi, incontrare persone diverse, modi di vivere e pensare diversi dai nostri e tutto ciò fa maturare molto, ti rende uomo prima e ti rende in grado di affrontare le prove che la dura vita ti riserva. Essere in grado di fare tutto ciò ti riempie anche dal punto di vista professionale, logicamente, poiché tutta questa conoscenza mi permette di capire ogni tipo di cliente che mi si presenta, per poter, poi soddisfare nel dettaglio ogni suo richiesta culinaria. Fatto ciò posso sentirmi la persona più gratificata del mondo per quello che riesco a offrire e per come riesco a estasiare i clienti.