Consigli su come creare un buon cappuccino
Il caffè espresso ed il latte montato caparbiamente dal barista creano il Cappuccino, la seconda bevanda più consumata dagli italiani dopo L’Espresso. Questa fantastica bevanda è consumata ormai ovunque ma in pochi la sanno preparare come si deve.
La prima regola è saper preparare un buon espresso, questo rappresenta un ottimo punto di partenza.
La seconda regola é scegliere latte adeguato, il latte va scelto guardando le proteine (sono quelle che contribuiscono alla cremositá) e secondo il gusto che vogliamo dare alla bevanda.
É consigliabile utilizzare un latte sempre fresco poi, secondo le richieste del cliente, può essere scremato o sostituito da una bevanda alla soia ma sapendo scegliere si garantisce sempre un ottimo prodotto.
Un punto fondamentale per fare un buon lavoro é scaldare il latte di volta in volta! Evitiamo bar dove il latte é già scaldato sul banco da lavoro, non basta un’aggiunta di latte fresco!
Questo procedimento rende il latte difficilmente digeribile. Un buon barista, grazie a corsi di formazione ed esperienza sul campo, sa come scegliere il bricco da utilizzare e la quantità di latte che occorre senza farne avanzare.
Il cappuccino deve essere servito ad un temperatura compresa tra i 55 e 65 gradi, un barista formato sa come riconoscere questa temperatura e dare un ottimo prodotto al cliente.
Il cappuccino tradizionale dovrà presentarsi con una bella crema lucida, privo di bolle e circondato da una corona di caffè espresso.
Nei corsi di formazione si spiega l’importanza della “Lattiera”: il materiale, la forma, le dimensioni e tutti i dettagli per andare a creare un cappuccino utilizzando anche tecniche della latte art.
Credo che nel 2017 un base di latte art sia necessaria per ogni barista.
Così come nei ristoranti si decorano i piatti anche al bar l’occhio vuole la sua parte.
Ma questo ovviamente é un mio parere.
Fabiano Bucci
Cappuccino realizzato con latte art
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Cappuccino non buono
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cappuccino tradizionale